"Il pane buono" sulla tavola della parrocchia

Iniziamo questo nuovo anno pastorale nella consapevolezza che il Signore Gesù realizza per il suo popolo le sue promesse espresse profeticamente da Isaia  e che anche questo anno egli prepara per noi, con la nostra collaborazione, “un ricco banchetto” segno del suo amore.
Certamente il “pane più buono”  che non ci fa mancare ogni anno è il “pane della sua Parola e dell’Eucarestia”. Tuttavia la sua mensa è sempre arricchita di cibi nuovi.

Alla luce delle indicazioni del nostro vescovo e della vita concreta della nostra parrocchia vorrei dire che cosa “bolle in pentola”, cioè quali sono le attenzioni fondamentali che la parrocchia vuole avere  in questo anno.

Mi sembra che il cammino della nostra chiesa diocesana ci richiami prima di tutto l’urgenza e la bellezza di comunicare ai nostri ragazzi e giovani il dono della fede. Questo avviene attraverso l’opera educativa dell’oratorio che fa vivere ai ragazzi e giovani un cammino che attraversa le varie fasce d’età : bambini (0-6 anni), fanciulli, preadolescenti, adolescenti, giovani…

 

Ma questa opera formativa ed educativa è possibile se i nostri ragazzi incontrano una comunità educante, cioè una comunità di educatori  che insieme, in uno spirito di fraternità e comunione, si pongano al servizio della crescita del ragazzo.Ecco il primo impegno della nostra parrocchia in questo anno: creare con i genitori una comunità di educatori preparati e appassionati a servizio dei nostri ragazzi.

Ma una comunità educante può nascere se vi è una comunità cristiana salda sui “pilastri” che sostengono la sua comunione e missione. Sono i pilastri della Eucaristia, della Parola di Dio, della fraternità e del servizio. Sono questi i “pilastri” che verificheremo con il consiglio pastorale e che cercheremo soprattutto di vivere nella vita parrocchiale. Questo cammino di comunione  e di partecipazione fraterna alla vita della comunità verrà espressa nel mese di aprile con la elezione del nuovo consiglio pastorale parrocchiale e del consiglio affari economici, a cui ci prepareremo con la preghiera e riflessione.

Ringraziamo davvero il Signore, perché il non fa mancare alla sua Chiesa e ai suoi figli quei “cibi” che nutrono il grande dono della nostra fede, speranza e carità. Camminiamo insieme con il Signore!

Don Claudio

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